giovedì 22 maggio 2008

Tornare alle origini



Proprio chi non è al cento per cento irlandese può esserlo più degli altri. Come quando vai all'estero e ti senti più italiano che a casa. O in questo caso è la musica che ha scelto te?
Tornare alle origini del suono.
Partendo da New York, passando per l'Irlanda e approdando a Milano.
E' così che per il soffocante loculo girano magliette di ogni tipo, dai Rancid ai Dropkick Murphy's, da Dublin al Festival interceltico, dalla Guinness ai Ramones. Loro si muovono e girano e poi vanno sotto al palco ad agitarsi a morte, finchè il cantante non gli urla un simpatizzante - fuck!
Eeeh, Dave, mi sei un pò nerd. E coi capelli rossi, e mancino.
Però anche in Italia c'è buona birra, ieri ti sei fucking devastated with vino on the bus, e oggi è il fucking birthday del the drummer (un altro). E il violino si muove sinuoso e catartico sotto ai tuoi strilli concitati, No matter where i put my head, i'll wake up feelin' sound again.
Il suono che non senti su disco, perchè devi essere qui. Ballare. Saltare. Niente di che, solo seguire il banjo che inizia, e la concentrata violinista (my wonderful wife...ahh, che commozzzione!) che forgia reel su reel, un pò tutti uguali direte, ma infine poi che importa: muoviti e urla il testo se lo sai. Muovi le tue emozioni, segui la musica che conosci così bene.
Torna alle origini del suono
(Flogging Molly @ Music Drome, 20/5/2008)

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