Notizie scarse, sito ufficiale in costruzione, solo un oscuro album e curiose sessioni acustiche sulla pagina youtube della Cargo. E' Laetitia Sherif, cantante francese che ha cominciato a cantare testi di Yeats accompagnandosi da sola alla chitarra finchè non ha incontrato Oliver Mellano e Gaël Desbois (entrambi componenti del gruppo Mobiil. Andateli ad ascoltare, sono ancor più interessanti), coi quali nel 2004 ha pubblicato Codification - testi propri e un inglese impeccabile.
Non ha niente a che vedere con le tipiche cantautrici d’Oltralpe piene di sospiri e dolci arpeggi: qui ci si muove navigando in quel nuovo miscuglio che è la commistione di indie chitarroso ed elettronica gentile. Questo secondo disco gioca 12 carte che scommettono sul mondo del tutto particolare di Laetitia. Non per niente nel booklet troverete fogli sparsi (pericolo di perderli: molto alto), uno per ogni brano, sul retro l’immagine rivisitata di carte da gioco in versione “la morte è fra di noi”.
Games Over si presenta come disco buio. Sarà la copertina, o i suoni insieme eterei e scarnificati. E’ energetico, poi ipnotico, a tratti catartico. Si passa il tempo molto piacevolmente, rimbalzando fra riff semplici e incalzanti. Ci sono molte sfaccettature, echi di note à la Amiina fino al ritmo dei Ting Tings; un cantato ripetitivo e a tratti svaccato contrapposto a momenti intimi; passaggi delicati e testi arrabbiati.
Il mondo di Laetitia.
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