C’è qualcosa che i Dear Reader non mettono fra le loro influenze artistiche. Oltre a Imogen Heap e Laura Veirs, aggiungerei un pizzichino di Joan Osborne, Sixpence None The Richer e, insomma, cantautrici che sanno tanto affascinare. Se non le conoscessero abbastanza, gliele consiglio. Già, perchè i due Dear Reader si sentono molto fuori dal mondo.
Vengono da Johannesburg, Sud Africa, dove la natura è tanto bella ma astiosa, posto dove le cose le imparano da internet, confrontandosi con ciò che si scopre al momento. Non si erano neanche accorti che il vecchio nome della band, Harris Tweed, poteva andare incontro alle ire del marchio scozzese. Così hanno scelto un bel riferimento alla Jane Eyre di Charlotte Brönte, quella che si affacciava dal libro con un buon ”caro lettore, ora ti racconto la mia storia”. E noi ascoltiamo con molto interesse.
Le suggestioni sono tante, mai scontate. Dearheart è una melodia delicata, una voce che sale vellutata, un piano protagonista. E’ tutto soffuso di simpatica follia, ironia, rinascita dopo l’amore. Oppure si scivola fra note quasi oscure o pompose, lamentando “I’m alone, I’m alone” (e ammettiamolo, a volte una semplice frase soggetto-verbo-aggettivo basta a riempire il cosmo delle proprie sensazioni. Sì, è proprio quello che ci vuole). Le frasi musicali non sanno fermarsi al solito giro e quindi variano ed evolvono e non si fermano. E’ una bella sorpresa, questo duo. E’ un racconto avvincente ed è una buona lettura. Proprio come se Charlotte Brönte, con tutte le sue sorelle, ci richiamasse - in musica - dalle pagine del libro. Varrebbe la pena gustarsi le prossime date in Italia, a supporto di un ospite d’eccezione. Et voilà!
Dear Reader in Italia con Get Well Soon:
28 aprile 2009 - Controcanto Festival - Ancona
29 aprile 2009 - Circolo degli Artisti - Roma
30 aprile 2009 - Covo - Bologna
1 maggio 2009 - La Limonaia - Fucecchio (FI)
Vengono da Johannesburg, Sud Africa, dove la natura è tanto bella ma astiosa, posto dove le cose le imparano da internet, confrontandosi con ciò che si scopre al momento. Non si erano neanche accorti che il vecchio nome della band, Harris Tweed, poteva andare incontro alle ire del marchio scozzese. Così hanno scelto un bel riferimento alla Jane Eyre di Charlotte Brönte, quella che si affacciava dal libro con un buon ”caro lettore, ora ti racconto la mia storia”. E noi ascoltiamo con molto interesse.
Le suggestioni sono tante, mai scontate. Dearheart è una melodia delicata, una voce che sale vellutata, un piano protagonista. E’ tutto soffuso di simpatica follia, ironia, rinascita dopo l’amore. Oppure si scivola fra note quasi oscure o pompose, lamentando “I’m alone, I’m alone” (e ammettiamolo, a volte una semplice frase soggetto-verbo-aggettivo basta a riempire il cosmo delle proprie sensazioni. Sì, è proprio quello che ci vuole). Le frasi musicali non sanno fermarsi al solito giro e quindi variano ed evolvono e non si fermano. E’ una bella sorpresa, questo duo. E’ un racconto avvincente ed è una buona lettura. Proprio come se Charlotte Brönte, con tutte le sue sorelle, ci richiamasse - in musica - dalle pagine del libro. Varrebbe la pena gustarsi le prossime date in Italia, a supporto di un ospite d’eccezione. Et voilà!
Dear Reader in Italia con Get Well Soon:
28 aprile 2009 - Controcanto Festival - Ancona
29 aprile 2009 - Circolo degli Artisti - Roma
30 aprile 2009 - Covo - Bologna
1 maggio 2009 - La Limonaia - Fucecchio (FI)
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