mercoledì 27 maggio 2009

Sogna!



Non vi siete ancora innamorati di Patti Smith ?

Non vivete dei suoi dischi, chessò, Horses, Easter, Wave? No? Ne sono sicura, ben presto di lei vi innamorerete. A Patti Smith basta una frase, un tono, un accenno, a dimostrare la singola bellezza di un attimo, basta quella sua passione capace di incendiarsi infinitamente. Magari stai pensando a quella scenetta strana che hai visto passeggiando per i fatti tuoi e che ti ha lasciato un sorriso sulla bocca senza che tu non sappia perchè: ecco, lei è capace di fartelo capire, il perchè. E’ un essere straordinario che vale la pena incontrare almeno una volta nella vita.

Per questo, forse, invidiamo Steven Sebring, amico che l’ha seguita per 10 anni a partire dalla morte del marito, Fred “Sonic” Smith, nel 1994. Però lo ammiriamo anche, perchè con tanta poca retorica analizza quegli oggetti, i piccoli cenni, le frasi perfette della vita quotidiana di Patti. E’ come infilarsi subdoli nella casa e nel letto di qualcun’altro. O nel backstage. O come origliare discorsi a cui no, le nostre orecchie vogliose non dovrebbero essere introdotte. Come non ammirarla per quel suo essere così cristallina e aperta: Steven e noi siamo suoi amici, suoi complici, siamo uniti in un unico occhio. Poi può succedere che non sia il momento opportuno e la camera venga fermata. Questa è Patti Smith, una donna che sa vivere le proprie emozioni senza perderle in un flusso senza senso.

Ci porta attraverso la New York degli artisti beat come Burroughs e Ginsberg, suoi cari amici, attraverso il passato e i ricordi di chi c’è (Michael Stipe, Flea, Sam Shepard, Kevin Shields) e chi non c’è più (i genitori, il fratello Tod, l’amico di sempre Robert Mapplethorpe), attraverso le difficoltà del ritorno alla scena pubblica dopo 15 anni. E poi attraverso un meraviglioso spirito attivista. Vi viene per caso il dubbio che le sue parole, la sua musica, si siano fermate anni fa? No, ascoltate attentamente: è la voce di oggi, di un’America che non vuole essere rappresentata da un qualsiasi telegiornale in prima serata, che urla “Noi avevamo dei sogni. E abbiamo creato George Bush, cazzo!”.

Patti Smith vive nei cuori e coi cuori della gente. Patti Smith vive per l’arte e il bello che c’è in ognuno di noi. Lo vede, come ha visto i bambini di Milano che si vestivano per Carnevale, quando è venuta a presentare il film. E tutto ciò è talmente bello e allo stesso tempo importante, che guardare e riguardare Dream of Life è solo un continuo tuffo in ciò che vorremmo essere almeno una volta nella vita.

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