lunedì 5 luglio 2010

Ten(d)eroni



Forse ha senso. O forse è cattivo gusto.
Devo decidere.

giovedì 1 luglio 2010

I veri giornalisti



Mattina presto. Auto. Radio. Metto su Lifegate, il programma Passengers. C'era un esimio giornalista rockeggiante che parlava delle sue cose, e del gudurioso passato. E' citato pure in una canzone. Poi gli chiedono: cosa ne pensi dei blog, e di chi scrive online? Risposta: non so dove trovano la forza di scrivere a fine serata, io quando smetto ho voglia di andare a giocare a calcetto, svuotare la testa, non mettermi a scrivere sul computer.
OCCAVOLO.

Sarà che forse mi aspettavo di sentire "mi piace molto come scrive quello", e che già mi vedevo ad appuntarmi il nome, l'avrei cercato e visto se codesto signore ci azzeccava. E invece no...
Non lo sa che c'è gente che lavora, è professionista online? Sa che questa cosa qui, proprio questa che scrivo ora, è sì una minchiata, ma che ci sono riviste e blog e cazzate serie, belle, complete, inappuntabili, innovative, stupende, anche sul web? Lo sa che lui lavora per un altro giornalista che ha la sua principale carriera online?
Si sarà sbagliato, dico io.
Non può essere.
Per lui è come se sul web ci fossero stronzate. Gente che fa tictic e fa bisboccia con gli amici.

Ieri sera ho seguito due eventi sull'uso dei social network (Social networking & Job Research, Meet the Media Guru). Era ormai come postulato che anche Facebook, ormai, è una cosa seria.

Insomma, poteva rispondere mille e più cose diverse, e ha scelto la cagata più cagata. Complimenti al vecchio rocker.