martedì 16 agosto 2011

It won't be that easy, bitches


Non sarà così facile. No. Una trama non è, ma soprattutto non deve, essere troppo facile. Tanto più se stiamo guardando con gusto una serie che mette in scena un bel thriller adolescenziale.
L'idea è accattivante: ci sono 5 amiche, una scompare, poi è morta, e nel frattempo manda messaggi minatori alle sue best friends, firmadosi "A" come la defunta. Ah, com'è difficile essere BFF di questi tempi! Sotterfugi, segreti e bugie: un buonissimo condimento. E per di più, si rispolvera un vecchio tormentone: "Chi ha ucciso Laura Palmer? Chi ha ucciso Alison?". Chi è A?
Ah, dimenticavo: siccome l'occhio vuole la sua parte, vestitini ultima moda, trucco e accessori impeccabili, cellulari onnipresenti. Gossip Girl (un po') insegna.
Non è, però, così facile, no.
Personaggi e storie abbozzate che poi scompaiono, nomi che ritornano l'ultima puntata e non sai da chi siano stati riesumati (chi diavolo è Garreth?? com'è che si diventa poliziotti a 16 anni?), intrecci amorosi banali (la storia insegnante-alunna: chi glielo dice che il problema è, tipo, anche il fatto di uscire con una minorenne??) o piantati a caso (Alex e Spencer: "ti lascio, non credi che io sia all'altezza della tua famiglia", "ma no, non ho mandato io la mail", "non ti credo", "ah, va bene") o paradossali ("sono accusata di omicidio, ma hei, trovo il tempo di uscire col mio nuovo boy!"). Forse sono io a non essere più spensierata e immatura come una teenager, o forse è la serie che, nel tentativo di guadagnare appeal, si perde qualche pezzo qua e là.
O forse ancora, sto montando una scenata perché alla fine della prima stagione speravo di scoprire chi è la fatidica A. In fondo il giallo c'è, la suspance è grande, e non so se resisterò a seguire altre 22 puntate di enigmi. Ma lascia un amaro in bocca, questo telefilm: è come vedere un remake di Twin Peaks, col difetto di sapere già come andrà a finire: un garbuglio di spiegazioni paradossali e paranormali, quando il capolavoro era la prima, inimitabile, autoconclusiva, prima serie. Un lungo, intenso film che alla fine deve trovare compimento.
Avrei preferito una maggiore aderenza all'originale, ma hei, siamo nel 2011 e non è mai tutto così semplice.